di DARIO SCHONBERG
Uomini
nel proprio interesse, in quello o altro profitto, nell’egoismo e
nell’indifferenza, nel vivere senza il vero vivere, tra pseudomotivazioni e le
ipocrite volontà?
Poi, io
poeta.
L’autore
che vegeta e non vegeta sul suo verso, però seduto lo rimane.
A
scrivere di altri, scrivendo di se stesso?
Da
seduto sul proprio cuore, di quale cogitare?
Così, mi
sono detto “Ehi, è Poesia in Movimento!”
Poesia è
chi cammina incontro a gli altri e batte le strade dei marciapiedi di ogni
cuore possibile.
Chi
nella prova del tangibile, non a dirlo, a farlo! il Titano nel suo elevato
vivendo?
Siano i
testimoni di Geova o volontari di ogni Fede, militanti radicali, comunisti o
per altre idee che suonano alle porte dei chiusi cuori, vivendo la strada,
militanti antiproibizionisti o proibizionisti pure (in ognuno, la propria
onesta convinzione, però la strada), animalisti o altre risorse spirituali, la
Poesia in Movimento.
Non il
poeta questo: il suo culo inchiodato fisicamente, il suo immoto Stato.
Chi si
muove a cercare sguardo, attenzione, sostegno o sorta di conforto per il
peregrinare di cotanta Poesia.
Io
riconosco questa in Movimento quale la più alta espressione poetica in
sembianze umane.
Poesie/
persone, quale la Fede, l’opinione, quale l’Ideale che si esprime tramite il
vostro verso, io canto il vostro declamare la vita di vera vita vissuta.
Così, io
poeta seduto, io a trovare il mio senso pure?
Io tra
le mie mille paure.
Ai
passanti, a chi bussate o approcciate, potrete anche apparire ridicoli o
ingenui, degli illusi, folli o sognatori, tutto questo lo siete.
Davvero
lo siete.
Ridono
di voi, scuotono la testa e vanno oltre?
Forse,
lo fanno anche con me, senza che io lo sappia?
Perché
io sono tutto questo pur non essendo in Movimento, io che scrivo di voi
dicendovi come siete, come se seduto da dove sono camminassi al vostro fianco.
Chiunque
voi siate! purché battiate strade e marciapiedi d’ogni cuore possibile.
Ridono
di voi, vi sbattono la porta in faccia, vi negano il dire o vi minacciano pure?
La
Poesia non si cura di questi dettagli decisamente irrilevanti, pone il cuore a
sé avanti e incede verso il suo poetico destino.
Poi,
ogni Poesia/ persona ha le proprie motivazioni e versi più o meno intensi.
A volte,
è il puro interesse materiale la scrittura del vostro animo sui disperati muri
dei cuori altrui, altre è l’Ideale di ogni Fede, opinione o indole che vi eleva
ai sensi del cielo dove i vostri versi
cantano una musica che sa di divino.
Foste
pure atei o agnostici, questo.
A volte,
il vostro verso forse si sente un po’ volgare perché sa troppo d’urgente e
d’immediato?
Altre,
sa di sublime in una dura battaglia di Ideali protratta nell’animo infinito.
Là dove
gli orizzonti attendono il cammino del vostro verso più diverso.
Tanti
sono gli stimoli che in voi fomentano il senso della vita in forma di Poesia.
La
Poesia in Movimento non ama lo stare ferma, in attesa.
La
Poesia in Movimento freme, veeme, geme a volte, pur di prendere se stessa e
andare per le strade del genere umano.
La
Poesia più vera viene dall’Inferno di ogni giorno di cui questo mondo.
La
Poesia che muovendosi alla vita, in quanto tale si cimenta, si dice e da Poesia
è che vive.
Sia ben
chiaro, nel vedervi e leggervi il vostro animo, ogni sguardo tiene la sua
Poesia preferita.
Tra i
tanti voi che siete Titani, la mia predilezione è per quella radicale.
Secondo
me, il Radicale, la Poesia più intonata, razionale e coerente, sia pure vivendo
dentro le sue tutte contraddizioni.
Poesia
in Movimento?
Poesia
che un premio letterario lo meriterebbe.
Alcune
Poesie Umane tra voi, onorate da riconoscimento ufficiale, il premio letterario
ad onorarsi nel volgersi al vostro verso di vita dal vivere più difficile e più
elevato.
Arduo e
di fatica il verso, nel cimento tra volgarità, superficialità e interessi
d’ogni più vile di sorta?
Poi, il
premio letterario più ambito e gradito, l’altrui riconoscimento a venire da una
firma, dallo sguardo di un cuore incuriosito, una iscrizione tra attenzione e
partecipazione, di pura adesione al vostro interiore poema forse?
Il
momento più intenso, certo si dice quando altra Poesia per tale si riconosce o
così si scopre, a declamare se stessa nel dichiararsi a sua volta Poesia?
A voi
affiancandosi in un vortice di Poesia.
Così, di
Poesia tra altre Poesie, nel contesto che viene naturale?
Il bacio
della musa, l’ispirazione, tra dubbi, delusioni e lo scoramento che sempre la
Poesia affligge, il bacio è nella risposta che sì devi andare avanti, perché
questo in te lo chiede e lo pretende il tuo indocile verso.
Ridono
di te perché non sanno di te?
L’ispirazione
a sostenerti con continuo e rinnovato vigore in ogni frangente.
Io poeta
sedentario, a scrivere di voi: i dannati della Poesia in Movimento.
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