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della storia abbiamo visto come la libertà di espressione sia stata
spesso una delle più pericolose armi al servizio della democrazia contro
ogni tipo di autoritarismo politico; e come, per contro, i detentori
del potere, consci di questo pericolo, abbiano sempre cercato di
distruggerla e soffocarla con qualsiasi mezzo. Come spesso accade
avevano ragione i romani: "nihil sub sole novi", questo è ciò che sta
accadendo in italia in questo momento e riaccadendo per l'ennessima
volta nella storia. In un governo democratico la maggioranza non
dovrebbe avere interferenze sulla libertà di espressione e di
informazione; in italia, purtroppo, non è più così. Fatti che supportino
quest'ultima affermazione di certo non mancano, ma vengono recepiti
soltanto dai pochi che vogliono guardare in faccia la realtà e non
voltarsi di fronte ad essa. Avendo il capo del governo acquisito (con
mezzi leciti o meno) il controllo di numerosi mezzi di informazione
pubblici (rete4, canale5, italia1, laMondadori) e tentando di
condizionare quelli che ancora non è riuscito ad acquistare
direttamente, risulta evidente come stia venendo meno la libertà di
espressione e come l'attuale situazione italiana precipiti sempre più
verso scenari paurosamente anti-costituzionali. L'esempio concreto
riguardo questa situazione è rappresentanto dal caso Minzolini (il
direttore del tg1). Il malcontento del comitato di redazione del tg1
emerge su "repubblica"(del 21 ottobre a pag 27) in cui (riporto
testualmente): "si denuncia che i servizi scomodi, tanto più se
l'argomento riguarda le vicende giudiziarie del presidente del consiglio
verrebbero annullati persino dopo la riunione di sommario". Questa è
libertà di informazione? E vogliamo analizzare cosa è accaduto in rai riguardo alle vicende Dandini e Santoro?. Non trovate strano che a nessuno piaccia parlare di questa clamorosa e ingiustificata estromissione di due grandi professionisti dell informazione e dello spettacolo dalla nostra emittente televisiva storica?.Ne parleremo noi, che non abbiamo pressioni esterne e conflitti di interessi (citando Santoro). Inizieremo col trattare il "caso" Dandini, conduttrice fino a poco tempo fa del brioso programma "parla con me", di cui aveva personalmente ideato il format, e che aveva intriso di tutta la sua più vivace e sagace verve satirica. In merito a questo programma il CDA (consiglio di amministrazione della rai) ha votato contro la proposta avanzata dal Direttore Generale, Lorenza Lei, che prevedeva il rinnovo del contratto alla Dandini, seppur con un taglio sensibile di costi di produzione. I 5 consiglieri di maggioranza hanno bocciato la proposta del DG, mentre i voti a favore sono stati quattro: tre dell'opposizione 1 e uno del presidente Paolo Garimberti; quest'ultimo ha dichiarato, subito dopo la votazione: "Decisione incomprensibile". Ci sentiamo molto rincuorati dal suo commento vero? e aspettate di leggere quello di Serena Dandini!: "L'unica soddisfazione di una giornata amara è di averli stanati.Mi hanno accusato di essere avida, di volere troppi autori ecc.. ma pezzo a pezzo abbiamo smontato ogni pretesto, ora il re è nudo e tutti hanno capito perché non andiamo in onda! Mi dispiace per l'azienda in cui abbiamo lavorato per decenni che, mai come adesso, è sotto occupazione politica.. (...). Analoga è la vicenda che è avvenuta per Michele Santoro, conduttore di Annozero, programma di approfondimento politico che ha generato polemiche in lungo e in largo. Dopo essere stato estromesso dalla Rai, il giornalista ha tentato di firmare un contratto con la7, ma questa trattativa ha avuto un esito fallimentare per via di un intervento esterno (come ha fatto chiamaramente capire Santoro). Dimostrando un' autentica voglia di svolgere un vero e proprio servizio pubblico di informazione per il bene di tutti l'ex conduttore di Annozero ha di recente fondato il sito internet: www.serviziopubblico.it che il 3 novembre darà il via alla sua piena attività con un nuovo programma.
Dopo aver esposto tutti questi fatti possiamo giungere alla logica conclusione che effettivamente vi siano dei consistenti tentativi di limitare la libera espressione, ma nonostante questo non bisogna arrendersi e bisogna continuare a lottare per preservare un diritto che ci spetta; e che faremo meglio a non dare più tanto per scontato.
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