mercoledì 7 marzo 2012

La cooperativa della libertà


La Cooperativa Valle del Marro che prende il nome dall’omonimo fiume della Piana di Gioia Tauro (RC), dove ha sede, favorito il commercio per la prenza del porto. Il progetto nasce da un gruppo di giovani che opponendosi all’etica e alla politica di sottomissione delle mafie locali, decidono di dare una svolta alla loro vita, riscoprendo i sapori e le tradizioni agricole della loro terra; con l'aiuto dell'associazione "Libera" della Diocesi di Oppido-Palmi. Libera è un associazione fondata nel 1995,che ha come scopo la sollecitazione alla lotta contro le mafie, dedicata a promuovere con varie attività la legalità, una tra queste è l'assegrazione dei beni confiscati per scopi sociali. La cooperativa "Valle del Marro - Libera Terra" opera su questi terreni confiscati che vengono utilizzati per la coltivazione biologica, di prodotti esclusivamente concimati naturalmente. Melenzane, peperoncini, olio extravergine di oliva e miele sono i prodotti che vengono coltivati in questi terreni “conquistati”, proprio perché questi giovani attraverso sudore e impegno costante riescono a portare avanti il loro sogno di rendere migliore la loro bellissima terra. La cooperativa si è prefissata come obbiettivi fondamentali: creare un attività che produca lavoro attravero la coltivazione agricola, promuovere l'unità e sensibilizzare alla legalità e alla lotta alle mafie. Valle del Marro collabora anche con le scuole, per portare i giovani non solo al riconoscimento del fenomeno mafioso, ma all’impegno sociale. Questo progetto è un cammino verso la libertà dalla mafia.
Nonostante le zone in cui il progetto ha luogo siano molto pericolose, e nonostante abbiano ricevuto atti intimidatori e di violenza da parte delle associazioni mafiose locali, non si sono abbattuti e hanno continuato a portare avanti la loro politica giustiziera. E’ bello che nella nostra società ci siano ancora persone che si impegnino in qualcosa di importante e grande, ciò anche a dimostrazione che non tutti  i giovani sono sfaticati e non hanno voglia di lavorare e impegnarsi.

Nessun commento:

Posta un commento