mercoledì 7 marzo 2012

La fine della seconda Repubblica


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Nel 1994 nasce quella che poi sarà ribattezzata dai media la seconda Repubblica, che viene ufficializzata poi dalla stracciante vittoria dell' imprenditore Silvio Berlusconi sui partiti di sinistra  e poi dalla crescita straordinaria della Lega nord Padania che già nel ’92 era entrata in Parlamento. Durante la seconda Rep. Si sono susseguiti diversi governi più o meno discutibili, si parla però di  Governi:  Berlusconi, D’Alema, Amato, Prodi e Dini. Personalità di grande rilievo nel mondo politico attuale, basta citarne alcuni: Berlusconi, che è  ancora oggi il leader del centro-destra,  D’Alema anche lui è un pezzo grosso della sinistra e Amato, che  è il tecnico d’aria più importante del  Pd. Ogni protagonista primario e secondario di questo periodo politico italiano merita una biografia, ognuno di essi è completamente differente l’uno dall’altro e ha contribuito diversamente all’interpretazione pubblica della politica  ( c’è chi la fa per interesse, chi invece per passione).
Dal 1994 al 2011 l’Italia è stata governata maggiormente dalla destra che faceva riferimento a Forza Italia e, attualmente, al Pdl. L’Italia ha così conosciuto un periodo peggiore di quello di “Mani Pulite” , che aveva spazzato via Democristiani e socialisti ma anche molti molti laici. Ovviamente è da ingenui puntare il dito solo contro  il centro destra, perché come già detto se si guardano le ultime legislature si notano bene nomi come quelli di Prodi e Amato, che sicuramente di destra non sono.  Questo orrendo incubo ha portato l’Italia sull’orlo del precipizio diverse volte e su diversi fronti. Destra e sinistra hanno fatto perdere prestigio e umiltà al nostro Paese, che da centro del mondo è, o meglio, era diventato deriso d’Europa. Tutto questo ci porta drammaticamente indietro di qualche mese. Siamo nel Novembre 2011, l’Italia sta per crollare, e un crollo italiano rappresenterebbe il crollo dell’economia globale. Il governo Berlusconi III è troppo debole per affrontare la crisi finanziaria europea e le elezioni anticipate rappresentano un’alternativa poco credibile per i nostri governanti. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nomina un nuovo governo presieduto da Mario Monti. Il governo dei “banchieri” (così chiamato dai maggiori tg nazionali)  ha quindi il compito di salvare la Nazione. La nomina di Monti a premier, per molti giornalisti ed esperti, va ad inaugurare un nuovo periodo di “transizione” che al suo termine metterà la parola fine a quello che è, o forse fu, la seconda Repubblica.
Possiamo quindi affermare che il tempo di Monti è un tempo di passaggio, che già forse sta portando alcuni grandi cambiamenti, cambiamenti che possono essere identificati nell’antipolitica, ma anche  nella voglia  dei cittadini di cambiare le cose e arrivare ad una soluzione tutti assieme. Un’opportunità   per unirci tutti sotto un’unica bandiera, e speriamo che quella bandiera sia il tricolore italiano.

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