sabato 8 dicembre 2012
Nozze gay? Parliamone. La Corte Suprema degli Usa si occuperà della questione
Washington, 7 dic. (TMNews) - La Corte Suprema
degli Stati Uniti
per la prima volta ha annunciato che si occuperà
della questione
delle nozze gay, in particolare ascoltando un
ricorso sul matrimonio gay in California. Si tratta di una svolta
legislativa,
in un paese in cui attualmente le unioni
omosessuali con il matrimonio sono autorizzate in nove stati su 50 e
nella capitale
federale Washington, mentre in numerosi Stati sono
vietate dalle costituzioni locali. Il massimo istituto giuridico
statunitense
dibatterà la questione probabilmente a partire da
marzo ed emetterà una sentenza definitiva in giugno.
La Corte Suprema in particolare si occuperà di due
casi che portano eccezioni di costituzionalità nei confronti di leggi
statali
e federali sul riconoscimento delle coppie gay e
lesbiche sposate. In particolare si tratta di dare una valutazione
dell'unica
legge federale in merito, il Defense of Marriage
Act. Si tratta di una norma in base alla quale i matrimoni gay hanno
valore
solo nello Stato che li ammette e in cui sono stati
celebrati ma non possono essere riconosciuti altrove.
Secondo lo specialista giuridico della Cnn, Jeffrey
Toobin, "si tratta di un evento storico nella storia americana e non
solo
nella storia della Corte Suprema. L'Alta Corte non
deciderà solo della costituzionalità del Defense of Marriage Act",
contestata
perchè violerebbe la parità fra i cittadini
discriminando le coppie gay, "deciderà anche sulla costituzionalità
della Proposition
8 in California". Si tratta del referendum che
quattro anni fa dichiarò illegittime le nozze gay che da sei mesi si
celebravano
nello Stato, lasciando in un limbo migliaia di
coppie omosessuali già sposate.
La Corte suprema ha pubblicato oggi un'ordinanza di
una pagina annunciando che si occuperà della questione. Lo scorso mese,
gli elettori di tre Stati dell'Unione hanno
approvato per referendum le nozze gay. Uno di questi, lo Stato di
Washington,
ha cominciato solo ieri a rilasciare licenze per le
nozze gay.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,
alcuni mesi fa in campagna elettorale si era dichiarato favorevole alle
nozze
gay pur sottolineando che si trattava di una
decisione spettante alle giurisdizioni di ogni Stato.
La sentenza della Corte Suprema, invece, deciderà
sulla vicenda in un senso o nell'altro facendo giurisprudenza in tutti
gli
Stati dell'Unione: si profilano sei mesi di fuoco.
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