Roma, 19 ago. (TMNews) - "Il riferimento di Monti all'attività della
procura di Palermo lo definirei un po' ingeneroso". Così
il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia
torna, intervistato da 'Sky Tg 24' sulle parole pronunciate dal premier
in un'intervista al settimanale ciellino 'Tempi'.
"Noi abbiamo sempre rispettatola legge e le regole -
dice il
magistrato a SkyTg24 - anche perché abbiamo avuto
di recente
conforto e sostegno nell'intervento del presidente
emerito della
Corte Costituzionale, Zagrebelsky, che è un
profondo conoscitore
del diritto e della Costituzione, e che ci ha dato
ragione".
Per Ingroia se si è arrivati a questo punto "è
perché il Parlamento non ha legiferato, benché già vent'anni fa si era
registrato
un caso di vuoto amministrativo". "Di fronte a ciò -
afferma il pm - i magistrati altro non possono fare che applicare la
legge così com'è. La politica ancora una volta è
stata inerte". "Il conflitto di attribuzione è uno strumento che
legittimamente
il capo dello Stato ha scelto per trovare una
soluzione superiore su un punto che è oggetto di controversia", dice
riferendosi
a Giorgio Napolitano che ha deciso di rivolgersi
alla Corte Costituzionale.
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