martedì 29 maggio 2012

Sisma di magnitudo 5,8 in Emilia, molti morti nei crolli


Sisma di magnitudo 5,8 in Emilia, molti morti nei crolli


TMNews CNN
Roma, 29 mag. (TMNews) - Dopo la forte scossa che ha colpito l'Emilia e in particolare la zona del modenese, causando crolli e molti morti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso "solidarietà" ai cittadini della zona. "Supereremo questo momento. Impegno forte per assistenza e ricostruzione", ha dichiarato il capo di stato. "Il nostro affetto va in queste ore terribili ai cittadini dell'Emilia. Ora prevalenti paura e dolore. Sappiano però che non sono soli". Ha dichiarato il leader di Sel e governatore della Puglia, Nichi Vendola. "Il terremoto è un evento naturale ma non è naturale che crollino gli edifici quando c'è il terremoto", ha sottolineato il ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

Il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani ha dichiarato: "Come ha detto Napolitano l'Emilia-Romagna non sarà lasciata sola". E il premieri Mario Monti: "Invito i cittadini ad avere fiducia. L'impegno dello Stato sarà garantito".

Intanto è salito ad almeno 8 il bilancio dei morti della forte scossa di terremoto di stamattina. Lo ha confermato la Prefettura di Modena. La maggior parte delle vittime è stata colpita dalle macerie o dal crollo dei capannoni. Crollato anche il Duomo di Mirandola all'interno del quale vi erano operai al lavoro.

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Milano e Bologna alle 9 di questa mattina e un'altra più debole a metà mattina. I comuni prossimi all'epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il primo evento sismico è stato registrato alle ore 9 con magnitudo 5,8.

A San Felice sul Panaro, in Emilia, "ci sono vittime e la situazione è molto grave". Lo ha detto il sindaco della cittadina Alberto Silvestri a Sky Tg24.

Scuole e uffici evacuati a Modena città e nella bassa. Panico anche a Bologna: diversi istituti scolastici della città hanno deciso di rimandare a casa gli studenti dopo un'ora di lezioni. A Firenze, non poche persone, che si trovavano a casa o in ufficio, per la paura, sono uscite per strada. Panico in alcune scuole.

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