 Roma, 31 mag. (TMNews) - Stop a sorpresa dal Cda Rai ai nuovi palinsesti
 sui quali oggi era attesa la presa d'atto dal vertice scaduto di viale 
Mazzini. A favore hanno votato solo i quattro consiglieri di area di 
centrodestra Guglielmo Rositani, Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici
 e Alessio Gorla. Mentre hanno votato contro il  consigliere di area di 
centrosinistra  Giorgio Van Straten e quello indicato dal ministero 
dell'Economia Angelo Maria Petroni. Mentre si sono astenuti, con voto 
determinante ai fini della mancata approvazione, il presidente Paolo 
Garimberti e il consigliere di area Udc Rodolfo De Laurentiis. La 
riunione è stata formalmente sospesa, con rinvio per una nuova votazione
 sui palinsesti a lunedì prossimo.
Roma, 31 mag. (TMNews) - Stop a sorpresa dal Cda Rai ai nuovi palinsesti
 sui quali oggi era attesa la presa d'atto dal vertice scaduto di viale 
Mazzini. A favore hanno votato solo i quattro consiglieri di area di 
centrodestra Guglielmo Rositani, Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici
 e Alessio Gorla. Mentre hanno votato contro il  consigliere di area di 
centrosinistra  Giorgio Van Straten e quello indicato dal ministero 
dell'Economia Angelo Maria Petroni. Mentre si sono astenuti, con voto 
determinante ai fini della mancata approvazione, il presidente Paolo 
Garimberti e il consigliere di area Udc Rodolfo De Laurentiis. La 
riunione è stata formalmente sospesa, con rinvio per una nuova votazione
 sui palinsesti a lunedì prossimo.
Il Pd ha definito quanto accaduto a viale Mazzini la testimonianza che il servizio pubblico non ha più un vertice operativo. " Quello che è successo sui palinsesti autunnali al Consiglio di amministrazione della Rai - ha affermato in una dichiarazione il senatore Vincenzo Vita. esponente della commissione di Vigilanza sulla Rai- dimostra che la direzione dell'azienda è arrivata a fine corsa. Se il vertice del servizio pubblico non riesce a definire i suoi programmi, vale a dire la sua stessa essenza, significa che è evaporato di fatto. Ora è doveroso e indifferibile cambiare i criteri di nomina della governance, passando dalla struttura definita dalla legge Gasparri a un'altra più adatta all'era mediatica che stiamo vivendo. A maggior ragione ci attendiamo una iniziativa al riguardo da parte del governo".
Fra le altre questioni che il Consiglio di amministrazione era chiamato ad affrontare oggi anche la possibile nomina del rimosso direttore del Tg1 Augusto Minzolini alla direzione del coordinamento dei corrispondenti dalle sedi estere della Rai.
 
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