(AGI) - Roma, 3 ott. - Pier Luigi Bersani ha ironizzato sulla
cosiddetta bozza Calderoli per la riforma della legge
elettorale. "La parola stessa mette qualche dubbio in
proposito...", ha commentato il segretario del Pd al termine
del suo incontro a Palazzo Chigi con il premier, Mario Monti.
Bersani ha pero' ribadito tutti paletti del Pd. "Non siamo
d'accordo con le preferenze perche' temiamo che siano un luogo
di discredito, no a nuovi Scilipoti e vogliamo la parita' di
genere - ha spiegato - sono punti per noi irrinunciabili".
Detto questo, ha assicurato, "siamo disposti ad essere
flessibili, ma sono molto, molto cauto sui proposte che possono
venire da quel lato e con quella firma". "La balcanizzazione e
polverizzazione del quadro politico non porta ad una soluzione
di governissimo". Bersani lo ha ribadito al termine del suo
incontro a Palazzo Chigi con Mario Monti. "La palude porta a
palude", ha insistito. Dunque, la nuova legge elettorale deve
mirare ad un obiettivo imprescindibile: "La sera delle elezioni
il mondo deve capre chi governa", ha chiarito.
Bersani ha dato
il suo sostegno al premier a varare una norma sulla
incandidabilita' dei condannati. Lo ha riferito lo stesso
segretario del Pd al termine del suo incontro a Palazzo Chigi
con il presidente del Consiglio. "Siamo assolutamente d'accordo
e abbiamo stimolato il governo a procedere senza
tentennamenti", ha spiegato. Il governo "deve usare gli
strumenti che ha a disposizione, a cominciare dalla fiducia",
ha ribadito.
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